ICE: LA CUCINA ITALIANA CANDIDATA A PATRIMONIO UNESCO AL WINTER FANCY FOOD DI LAS VEGAS
LA CUCINA ITALIANA CANDIDATA A PATRIMONIO UNESCO AL WINTER FANCY FOOD DI LAS VEGAS A POCHI GIORNI DALLA PARTENZA DELLA PASTA PER LO SPAZIO
Alla serata organizzata da ICE, istituzioni, imprenditori e rappresentanti del Made in Italy celebrano e promuovono la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio immateriale UNESCO promossa dal Ministro Gennaro Sangiuliano e dal Ministro Francesco Lollobrigida
A quattro giorni dal lancio di Axiom 3, la missione partita dal Kennedy Space Center a Cape Canaveral che per la prima volta porta nello spazio le eccellenze alimentari del Made in Italy, la Cucina Italiana, candidata a Patrimonio immateriale dell'umanità dell'UNESCO torna ad essere protagonista. La cultura e le tradizioni gastronomiche italiane sono state celebrate in occasione dell'edizione invernale del Fancy Food Show – la più grande manifestazione del Nord America dedicata allo specialty food e alle bevande in corso a Las Vegas, dal 21 al 23 gennaio 2024. Ingredienti unici e di prima qualità abbinati a ricette e preparazioni conosciute in tutto il mondo, interpretate con innovazione e creatività da chef e imprese d'eccellenza.
Partita a marzo dell'anno scorso su impulso del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e promossa al Summer Fancy Food di New York, la candidatura UNESCO della Cucina Italiana è stata al centro dell'evento organizzato da Agenzia ICE, nell'ambito del Fancy Food Show di Las Vegas, che si è svolto lunedì 22 gennaio presso il ristorante Mercato della Pescheria, all'interno del The Venetian, uno dei più noti hotel di Las Vegas.
All'appuntamento hanno partecipato 150 personalità provenienti dall'Italia e dagli Stati Uniti, istituzioni, imprenditori e alcuni brand campioni del Made in Italy guidati da Barilla e dal Gruppo Rana. Alla cena erano presenti, Matteo Zoppas, Presidente di ICE, Raffaella Valentini, Console Generale di Los Angeles e Bill Lynch, Presidente del Specialty Food Association (ente organizzatore di Fancy Food Show). L'evento si è tenuto in collaborazione con Cibus2024 e SFA-Universal Marketing per sottolineare l'impegno a favore del settore agroalimentare e delle imprese italiane, anche grazie alla collaborazione con l'industria fieristica americana ed italiana.
Diversi testimonial e aziende sono intervenuti per raccontare i valori, la varietà, la biodiversità e la sostenibilità che la cucina italiana offre al mondo. Tra i protagonisti che hanno realizzato anche un menu speciale per l'occasione, Dominic De Pinto del Gruppo Rana, i cui ravioli salati (con astice alla Nerano) e dolci (al cioccolato e crema calda ai frutti rossi) sono stati tra le portate principali della cena, e Lorenzo Boni di Barilla, che ha portato in tavola la tradizione dei fusilli "al bronzo", arricchiti da altre eccellenze della nostra enogastronomia come pomodori San Marzano, basilico e olio extra vergine dei Monti Iblei. Entrambi i brand hanno avuto la possibilità di raccontare il progetto "Italian Food in Space", nato per portare la cucina italiana nello spazio con la missione Axiom 3 partita la scorsa settimana da Cape Canaveral con a bordo alcune confezioni di fusilli Barilla che saranno testati, per la prima volta, in microgravità. Infine, il dessert è stato curato da Gelato Festival – rappresentato da Gabriele Poli, CEO – che ha presentato il dessert "La Nocciola", come unione di tre eccellenze italiane ovvero il gelato alla Regina Nocciola accompagnato da una setosa salsa gianduia e crumble di cantucci di Prato. All'appuntamento ha preso parte anche Joe Bastianich, noto chef e imprenditore statunitense di origini italiane.
Nel corso della serata, a cui hanno partecipato tra gli invitati anche Paolo Zanetti e Nicola Levoni, chef italiani in USA ed importanti operatori del settore, è stata consegnata per conto del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ai testimonial e a un gruppo di dieci ristoratori, una targa con la scritta "Io amo la cucina italiana candidata a Patrimonio Unesco".
La Cucina Italiana è uno dei settori che esporta di più: nei primi 10 mesi del 2023, l'agroalimentare italiano ha esportato per 51,6 miliardi di euro, facendo registrare una crescita del 6,4% rispetto all'anno precedente. Circa il 10% di questi (5,4 miliardi) sono originati proprio dal commercio verso gli Stati Uniti, che si confermano tra i principali mercati di destinazione del Made in Italy.
Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste dichiara: "Nessuno deve rinunciare alla qualità, una qualità che noi, meglio di altri, riusciamo a raccontare ma, soprattutto, a realizzare. Le aziende qui presenti rappresentano gli ambasciatori di queste nostre produzioni di eccellenza. Auspico che su un mercato straordinariamente importante come quello americano si imponga la nostra cucina e le filiere ad essa collegate. Attività agricole che sono emblema di una tradizione frutto di contaminazioni millenarie. Il nostro obiettivo è far crescere la ricchezza, per farlo il Governo Meloni ha deciso di investire sui nostri imprenditori. Il sistema Italia è imbattibile se lavora insieme per valorizzare le nostre grandi potenzialità".
Matteo Zoppas, Presidente di ICE dichiara: "Siamo particolarmente orgogliosi di partecipare e dare il nostro contributo alle attività di sistema a supporto e promozione della Candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio UNESCO, avviata dai ministri Francesco Lollobrigida e Gennaro Sangiuliano, che darà il riconoscimento che merita a un settore strategico del Made in Italy nonché grande ambasciatore dell'eccellenza delle nostre tradizioni e del saper fare nel mondo. L'appuntamento al Winter Fancy Food segue di pochi giorni un altro importante evento che ha visto la Cucina Italiana arrivare fin nello spazio grazie a due gruppi leader del settore come Rana e Barilla che hanno rispettivamente creato I prodotti per la dieta della quarantena e la pasta che viene consumata in orbita dall'equipaggio della missione Axiom 3, tra cui il nostro astronauta Walter Villadei. Ciò è stato possibile grazie all'intenso lavoro portato avanti dai Ministeri del MIMIT, MASAF, Difesa E MAECI insieme alle aziende e che fa ben sperare per la candidatura della Cucina Italiana. Cibo e vino raccontano sapori e tradizioni dei territori, ed è per questo che la loro promozione in occasioni di eventi come il Fancy Food rappresenta uno strumento fondamentale per aumentare ancor di più la conoscenza e l'apprezzamento per i prodotti enogastronomici italiani. La presenza come premiato di Joe Bastianich, così come di molti altri ambasciatori del nostro buon gusto, testimonia il continuo successo della cucina italiana come punto di riferimento globale della nostra ristorazione".
Paolo Barilla, Vicepresidente del Gruppo Barilla dichiara: "Da oltre 145 anni Barilla porta la pasta e l'eccellenza gastronomica italiana in tutto il mondo. Adesso siamo orgogliosi di essere riusciti a raggiungere anche lo spazio e i menù degli astronauti, grazie alla collaborazione tra la nostra ricerca e sviluppo, il Ministero dell'Agricoltura e Axiom Space. Speriamo che la pasta Barilla possa far sentire a casa il Colonnello Villadei e gli altri componenti della missione Axiom 3, come da sempre ricorda il calore di casa agli italiani. Portando la pasta e la gastronomia italiana nello spazio vogliamo inoltre sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco: perché la ricerca e l'innovazione, unite al riconoscimento della nostra tradizione, ci consentiranno di essere protagonisti del cibo di domani. Per noi è stato quindi un piacere contribuire alla serata organizzata da ICE a Las Vegas per promuovere la candidatura, grazie al nostro Chef Lorenzo Boni che ha preparato per gli ospiti un piatto di fusilli Barilla "Al Bronzo", con ingredienti della tradizione mediterranea.
Giovanni Rana Jr., Innovation Manager del Gruppo Rana dichiara: "Siamo davvero molto orgogliosi di aver preso parte al progetto "Italian Food in Space", che ci ha permesso ancora una volta di confermare il nostro impegno per rappresentare l'eccellenza e l'esperienza gastronomica italiana nel mondo e di contribuire alla candidatura della cucina italiana come patrimonio immateriale dell'Unesco. Grazie alle nostre competenze in termini di ricerca e sviluppo, capacità innovativa e tecnologia alimentare, infatti, abbiamo creato il programma nutrizionale ideale che ha accompagnato gli astronauti della missione Axiom 3 durante il periodo di ritiro con un menù bilanciato dal punto di vista nutrizionale e allo stesso tempo gourmet. La cucina italiana è un'espressione unica della nostra cultura e della nostra tradizione, e come tale merita di essere preservata, fatta conoscere e valorizzata: il cibo è nutrimento, cultura, salute ma è anche occasione di condivisione, di socialità. E' stato un onore incredibile sentirsi dire da tutta la crew di astronauti e personale tecnico che i nostri menù dal cuore italiano sono stati i più apprezzati di sempre, contribuendo in modo unico alla loro preparazione. Questo ci rende ancora più orgogliosi di portare in alto la bandiera della cucina italiana attraverso il nostro lavoro e la nostra passione. Essere a fianco delle istituzioni italiane in questo progetto rappresenta un virtuoso esempio di collaborazione tra pubblico e privato".
Gabriele Poli CEO di Gelato Festival dichiara: "Il gelato è una delle maggiori icone del food italiano negli Stati Uniti. Il mercato del dolce freddo americano vale oltre 20 miliardi di dollari e il gelato rappresenta solo il 2.5% circa. I margini di crescita per il gelato sono ampi tenuto conto che il trend del consumo americano tende sempre più ad un prodotto con valori nutrizionali salutari senza però rinunciare al gusto, con meno grassi, zuccheri e ingredienti più naturali rispetto all'ice cream americano. Gelato Festival attraverso la propria manifestazione internazionale e i propri prodotti a marchio negli Stati Uniti si pone l'obiettivo di educare i consumatori americani al gelato e facilitare lo sviluppo della filiera del gelato italiana in America."
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