NEW OPENING - 53 UNTITLED: IL NUOVO BITES & WINES NEL CUORE DI ROMA

Untitled 53, il nuovo Bites & Wines nel cuore di Roma
 
Due giovani donne, appassionate di buon cibo e buon vino, si uniscono nella creazione di una cucina dai sapori autentici e ricca di contaminazioni, per regalare un'esperienza  "para compartir" a pochi passi da Campo dei Fiori
 

Roma - Senza titolo, Untitled, ma non senza identità. È così che nasce questo nuovo concept di "Bites & Wines", che ci porta nel cuore del progetto di questo nuovo ristorante nel centro storico di Roma, aperto a inizio gennaio, a pochi passi da Piazza Navona e Campo dei Fiori. Un concept frutto dell'unione di due giovani donne, accomunate dalla passione per il buon bere e il buon mangiare. 

LA FILOSOFIA DEL "PARA COMPARTIR" E LE ESPLORAZIONI ENO-GASTRONOMICHE
Anime del progetto sono Cecilia Moro, in cucina insieme ad Andrea Riva, e Mariangela Castellana, che si occupa della sala e della selezione di vini e spirits. L'idea di aprire questo piccolo gioiello nel centro storico di Roma nasce dalle esperienze di Cecilia, fra varie cucine (anche stellate) e viaggi all'estero. È in Spagna, nelle tapasserie storiche di Valencia, che si innamora della filosofia del "para compartir", ovvero del condividere i piatti a tavola. "Adoro questa modularità – afferma la chef – qualcosa che va oltre la dimensione della porzione. I colori, la fusione dei sapori, la sensazione che si tratti di una sorta di giocare insieme mentre si è al tavolo"
Si va quindi dai piccoli assaggi in formato tapas, i "morsetti", alle porzioni intere, i "morsi", fino ai menù degustazione più o meno lunghi e complessi, dal Viaggio breve (35€) al Percorso della Chef, che spazia fra piatti di carne, pesce e verdure (50€).Il tutto in un ambiente moderno e intimo, progettato dall'interior designer Adalberto De Paoli, che si snoda fra la sala che prevede circa 24 coperti. Fra qualche settimana si aggiungerà lo spazio del dehors, che ne accoglie una quindicina. A questo si aggiunge una saletta da massimo 6 persone al piano inferiore, che sarà riservata a piccoli eventi privati. 
E se l'ispirazione per il concept di Untitled 53 Cecilia l'ha trovata in un viaggio a Valencia, la stasi del lockdown è stata l'occasione per accogliere in questo progetto di vita e di cucina Mariangela Castellana, che si definisce una esploratrice eno-gastronomica. Mariangela condivide con Cecilia la passione per i viaggi e le incursioni oltre confine: se c'è un tratto comune, infatti, è l'intenzione di aprirsi alle contaminazioni, perché "È dalla contaminazione che nascono idee nuove, commistioni vincenti, evoluzioni. Se il viaggio sono i viaggiatori, il biglietto sarà un piatto ed un calice".
A lei il compito di gestire la sala e gli abbinamenti beverage, ma sempre con un'impostazione friendly, in cui deve prevalere il racconto, ma senza mai essere troppo accademici.
 
ASSAGGIA, VIAGGIA, RACCONTA
Una "cucina di sapori autentici", che pur partendo spesso dalla tradizione si prende qualche licenza poetica, aprendosi al rischio di essere definiti "eretici" da chi potrebbe storcere il naso nel leggere in menù Cacio e pepe iodata con brodo di anguilla affumicata, bottarga e zest di limone Dumpling di coda alla vaccinara, un immaginario viaggio fra Roma e Shangai, dove hanno vissuto i nonni di Cecilia. Il viaggio continua con il Carciofo alla Giudia con matcha, alici e ajoli che va dal Ghetto di Roma al Giappone e alla Spagna; mentre gli Agnolotti del Plin al tovagliolo ripieni di sugo all'amatriciana, sono un Roma-Torino senza fermate. E ancora piatti di pesce come il Salmone Upstream teriyaki flambè, rapa rossa, mela Granny Smith e kefir oppure il Tacos con polpo, patata, paprika e la sua maionese, ma anche i classici intoccabili come la Carbonara, o le selezioni golose come il Tagliere dei salumi e quello dei formaggi, che rispecchia la passione di Cecilia e Mariangela per la selezione dei prodotti. Non solo Italia, quindi, ma anche Francia, con i suoi migliori formaggi e il burro di Normandia, e ancora in Spagna, con le alici del Cantabrico, che sono servite con il suddetto burro e il Pan Brioche ai tre agrumi fatto in casa. 
 
ALL DAY LONG
Nessuna definizione neanche negli orari: si apre nel primo pomeriggio o nella tarda mattina della domenica. I clienti vengono quindi accolti in qualsiasi ora e con qualsiasi intenzione: si può degustare semplicemente un calice, bere una bottiglia, affiancare al vino o alle birre qualche assaggio, o decidere di concedersi una cena completa. O fare tutte queste cose in un crescendo.
Per le selezioni di vino, birra artigianale e spirits, Mariangela si è divertita nel curiosare nelle cantine dei piccoli vigneron indipendenti, in Italia e all'estero, con una particolare predilezione per la Francia (bollicine in primis)  e con un occhio di riguardo per le produzioni biologiche e biodinamiche.
Grande attenzione alla freschezza e alla qualità della materia prima, che passa dalle mani di storici artigiani come l'Antica Macelleria Annibale di via Ripetta, e l'Antica Pescheria Galluzzi, mentre la frutta e la verdura arrivano dal mercato di Campo dei Fiori dove c'è la frutteria di Zampa Claudio. Dal cuore del Lazio eccellenze come i latticini freschi dell'azienda agricola De Angelis, e l'olio dell'Alta Sabina dell'azienda Agricola Agamennone, a base di oliva carboncella presidio Slow Food; il pane è del vicino Antico Forno Roscioli. "Tutti i nostri fornitori– spiegano – sia in ambito di food che beverage, sono selezionati secondo criteri che rispondono sia alla qualità che alla tematica dell'etica a noi molto cara".
Scelta consapevole anche nella selezione delle birre, che saranno preferibilmente in lattina, per ragioni di sostenibilità, in quanto lo smaltimento ed il trasporto delle stesse impatta meno sulle emissioni di CO2. Mentre nel caso del vino ci sarà ampia possibilità di mescita, applicando prezzi che rendano sostenibile anche il consumo di champagne durante un aperitivo.
 
Cecilia Moro – Chef 
Cecilia, 30 anni, nata a Roma e qui cresciuta, con origini pugliesi ed una piccola percentuale orientale nel sangue (la bisnonna era cinese e i nonni sono vissuti a Shangai per molti anni): ha la cucina e i viaggi nel dna. Inizia a 18 anni e negli ultimi 12 ha accumulato esperienze in Italia e all'estero, in diverse cucine stellate, come Pascucci al Porticciolo a Fiumicino, che le ha insegnato a trattare il pesce e a essere istintiva in cucina, Ugo Alciati in PiemonteDon Alfonso a Sorrento, poi da Alice a Milano con Viviana Varese, dove ha maturato le sue capacità organizzative. E ancora una bellissima esperienza nel Padiglione Uruguay di Milano Expo, a cui seguono gli anni bolognesi presso la Porta di Bologna, fino all'esperienza in Francia alla Chévre D'Or ad Eze, dove Cecilia ha avuto modo di incontrare la cucina francese, ma anche di guidare una brigata di 15 persone. Tornata a Roma ha collaborato con Mirka Pascucci e Francesca Ciucci al progetto La Ciambella Bar a Vin, enoteca con cucina nel cuore di Roma, zona Pantheon.
 
Mariangela Castellana – Wine Lover
Appassionata  di vino, craft beers e spirits (in particolare il gin), da sempre alla ricerca di prodotti da assaggiare e poi poter condividere. Diventa avvocato a Bologna e per anni collabora con la Davines spa di Parma, società sensibile al tema dell'eticità e della sostenibilità fin dai tempi in cui questi concetti erano ancora poco noti. È così che si innamora del concetto di "Bellezza Sostenibile", che cerca di portare avanti con Cecilia nelle loro scelte in ambito di vini, cibo e anche rapporto con i dipendenti.  La passione per il vino prevale e, dopo vari corsi, nel 2021 diventa sommelier. Lo considera un punto di partenza e non di arrivo e continua a frequentare corsi per imparare sempre di più, convinta tuttavia che i tecnicismi siano preziosi, ma che debba prevalere il racconto che ogni calice racchiude. La passione per le bollicine, francesi su tutte, la deve anche alle meravigliose persone con cui si è spesso confrontata nei suoi anni a Parma: Mariella e Guido della locanda Mariella a Fragno; Matteo Pessina, docente Alma e guida "enologica spirituale", e Roberto della Enoteca Giramondodi Parma, con cui condivide la passione per gli champagne. 
 
Andrea Riva - Sous Chef
Andrea Riva, brianzolo di 27 anni, deve la passione per la cucina alla nonna materna siciliana con cui cucinava da bambino. Incontra Cecilia negli anni milanesi da Alice ristorante della chef Viviana Varese. Ha una grande passione per tutto ciò che riguarda il mondo della panificazione.

Orari 
Mercoledì e Giovedì dalle 18 alle 22:30

Venerdì dalle 17:00 alle 23:00
Sabatodalle17:00alle 23

Domenica all day long: dalle  12:30  alle  21:30

                                                        
CONTATTI:
tel +39 06 87 93 08 60
cell. + 39 375 71 50155 
Via del Monte della farina 53, Roma 00186
www.untitledrestaurant.com
admin@untitledrestaurant.com
53.untitled.restaurant (instagram)
53 Untitled Restaurant (facebook)

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