FICO Eataly World, presentata oggi a Milano la riapertura. La novità: la Bottega del vino di Fontanafredda


Presentata oggi a Milano la riapertura di FICO Eataly World, il grande parco del cibo di Bologna. Dal 7 luglio apertura al pubblico anche della Bottega del vino, nata dall'idea di Fontanafredda per raccontare l'affascinante storia che l'ha resa icona del Barolo nel mondo.

Riapre FICO Eataly World, il parco del cibo di Bologna, con un nuovo piano di rilancio che lo ha trasformato in un experience park che coniuga passione per il cibo e divertimento all'insegna dei 5 sensi. 10 ettari (la grandezza di 10 campi di calcio) di mondi sensoriali da esplorare con un nuovo ingresso popolato dagli animali della fattoria, 7 aree tematiche dedicate alle grandi eccellenze culinarie italiane (Salumi e Formaggi, Pasta, Gioco, Vino, Olio, Dolci) divise da nuove e spettacolari scenografie e arricchite con giochi, giostre e attrazioni a tema cibo. Tra queste, la Bottega del vino di FICO Eataly World, nata dall'idea di Fontanafredda, cantina a Serralunga d'Alba fondata nel 1858 dal primo Re d'Italia, Vittorio Emanuele II. Nell'area esterna si possono osservare 60 vitigni autoctoni rappresentativi, selezionati dal Professor Attilio Scienza tra le 1200 varietà presenti in Italia. All'interno della Bottega il visitatore può invece scoprire l'affascinante storia che ha reso questa cantina icona del Barolo nel mondo, scegliendo tra 100 vini al calice presenti nel suo ristorante o fermandosi per un aperitivo, pranzo o cena a base di piatti regionali che raccontano i territori più vocati alla viticoltura. Lo spazio ospita inoltre un'enoteca con etichette provenienti da nord a sud dell'Italia dove è possibile scegliere tra vitigni, denominazioni e regioni differenti. Infine, la Bottaia 52, una sala allestita con le barriques che rappresentano i 52 vignaioli più 'fichi' d'Italia, una location suggestiva in cui organizzare incontri con i produttori o corsi alla scoperta dell'affascinante mondo del vino.
 
FONTANAFREDDA, Fondata dal primo Re d'Italia nel 1858, è da sempre una comunità unita intorno al rispetto della terra: attualmente con 120 ettari di viticoltura biologica, comprensivi di 5 diversi cru di Barolo, che fanno da cornice al primo Villaggio Narrante d'Italia.

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