Shampora è una piattaforma che permette agli utenti di creare prodotti per capelli su misura, grazie a un assistente virtuale che analizza le caratteristiche tricologiche e le loro specifiche esigenze.
L’algoritmo proprietario elabora poi le informazioni e le trasmette istantaneamente al laboratorio della startup.
Shampora offre anche un servizio di consulenza per gli hairstylist affiliati, che possono rispondere così alle particolari necessità dei loro clienti, suggerendo loro i prodotti ideali per prendersi cura dei propri capelli.
Il team oggi comprende 12 persone tra cui un reparto di R&D composto da chimici, ingegneri chimici e sviluppatori.
In questa intervista a Manuel Corona, CEO di Shampora, conosciamo più da vicino questa realtà.
Shampora è una piattaforma ove ogni utente può creare il proprio shampoo per prendersi cura della propria cute. Un'idea che va sempre più in linea con le esigenze delle persone, che apprezzano le personalizzazioni, ma come nasce l'idea di Shampora?
Avendo i capelli lunghi e ricci ed una cute problematica, ho sempre avuto tantissimi prodotti per capelli sotto la doccia e ho dovuto sempre affrontare compromessi.
Per avere una cute in salute dovevo rinunciare ai miei ricci definiti, per avere un riccio definito dovevo rinunciare ad altro.
Così è nata l'idea di avere una formula su misura solo per me ed un prodotto con zero compromessi.
L'idea alla base di Shampora si concretizza poi durante il mio periodo in L'Oréal.
Mi occupavo di un brand che permette ai parrucchieri di creare una maschera ricostruttiva su misura per i capelli del cliente, miscelando durante il lavaggio diversi prodotti.
Ho pensato che sarebbe stato davvero figo permettere a tutte le persone di avere a casa, sotto la doccia, un prodotto personalizzato per la cute e per capelli di ogni forma e lunghezza.
Quali sono i prodotti che possono ordinare e personalizzare gli utenti di Shampora?
Oggi è possibile personalizzare Shampoo e Conditioner (comunemente chiamato Balsamo) e stiamo lavorando a un terzo prodotto che vedrà la luce nei prossimi mesi del 2019.
Come sono formulati i prodotti?
Entrando sul nostro sito, l'utente ha possibilità di rispondere a diverse domande riguardo il suo stile di vita, lo stato della cute e del capello e le sue preferenze.
Il nostro algoritmo analizza le risposte e, in base a queste ultime, seleziona i migliori ingredienti.
Abbiamo dei semi-lavorati di prodotto, ovvero delle basi, per diverse tipologie di capello e cute. Queste basi vengono personalizzate con ingredienti attivi e fragranza.
I prodotti vengono finiti manualmente nei nostri laboratori, ma abbiamo in progetto un macchinario che permette la personalizzazione del singolo pezzo su scala industriale, che sarà sviluppato nei prossimi mesi.
Piccolo insight: abbiamo un brevetto registrato che ci permette di essere l'unico player in Italia a poter offrire questo servizio e stiamo cercando di espandere il brevetto in altre nazioni.
Oltre alla personalizzazione dei prodotti per i capelli, Shampora offre a chi lo desidera, anche una sorta di consulenza, così da soddisfare anche delle richieste più specifiche e/o approfondite. A quali figure vi appoggiate?
Gran parte del nostro team viene dal mondo della bellezza e, in particolare, ha lavorato con i parrucchieri per anni: per questo riusciamo a fronteggiare internamente ogni tipologia di domanda o dubbio da parte dell'utente.
Oggi ci rivolgiamo direttamente al consumatore finale, ma siamo in test su alcuni hairstylist di fiducia per valutare l'inserimento del servizio di personalizzazione su scala nazionale nei saloni di bellezza.
Quando, comunque, una cliente richiede una consulenza, ad esempio via chat, il team di chimici di supporta il nostro servizio di customer care nel fornire risposte che siano precise e specifiche per ogni esigenza.
Chi si cela dietro Shampora? Qual è il team che lo cura?
Il team oggi è di 12 persone: tutto quello che vedete (e non vedete) di Shampora è realizzato internamente.
Nello specifico, io ho lavorato in due multinazionali del mondo bellezza, tra cui L'Oréal, per circa 6 anni, per poi seguire la direzione commerciale in due paesi di una startup, sempre nel mondo della bellezza, per altri 3 anni.
Il mio socio, Mirco Peragine, ha gestito il marketing di un e-commerce di prodotti per capelli che fatturava milioni di euro solo nel mercato italiano.
Francesco Rizzotti, ingegnere chimico, è la persona che ha reso possibile il brevetto di personalizzazione e Irene Gullotta tiene le redini di tutte le operations giornaliere dell'azienda.
Grazie a LVenture Group e Luiss EnLabs, l'acceleratore di Startup, avete raggiunto anche degli investitori che hanno creduto nel progetto e che lo stanno supportando economicamente. Raccontateci questa esperienza.
LVenture Group è stato il nostro primo investitore, ha creduto in noi founders quando l'idea era su poche slides.
Anche se alcuni di noi vengono da esperienze in startup di successo, abbiamo deciso che ripartire da zero con un programma di accelerazione poteva essere la scelta migliore per raccogliere capitali e formare un team valido in poco tempo.
I fatti ci hanno dato ragione: dopo 5 mesi di accelerazione, a fine luglio abbiamo raccolto in pochi giorni tutti i fondi necessari per i successivi 8 mesi di vita.
Consiglio a tutti i gli imprenditori che non hanno mai raccolto capitali di seguire un percorso di accelerazione e di viverlo come formazione personale.
Un investitore è più propenso a investire in startup che effettuano un programma di accelerazione semplicemente perché c'è qualcuno che prima di loro ha già fatto una prima scrematura delle aziende valide.
Quanto ancora si può sviluppare finanziariamente, secondo voi, in Italia? Dovrebbero esserci molteplici realtà che aiutano le nuove aziende a lanciarsi nel mercato, come il vostro progetto.
Shampora è un’azienda con vocazione internazionale, abbiamo intenzione di aprire in altri 5 paesi nei prossimi 24 mesi e per questo probabilmente raccoglieremo capitali anche all'estero nei prossimi mesi.
Un punto da tenere ben presente è che i fondi di investimento non sono buoni samaritani, hanno capitali da gestire e un ritorno da portare ai loro investitori.
La startup che ha la necessità e la bravura di raccogliere da VC deve avere un team che ha la capacità di crescere e fare sempre di più rispetto al giorno prima.
Per questo, sono fortemente convinto che una startup di successo debba focalizzarsi sul cliente e non sugli investitori.
Noi oggi dedichiamo il giusto tempo al fundraising e tutto il tempo alla traction e allo sviluppo del prodotto.
Quando ci sono numeri validi, un team sensato e un prodotto di qualità, sarà l'investitore giusto a cercarti.
Un bravo founder deve capire quali sono gli investitori adatti a supportare la crescita della sua startup, ad esempio, sarebbe inutile per un’azienda come la nostra interagire con investitori verticali in altri settori, come il food o lo sport.
Il fundraising non deve essere festeggiato come un successo, bensì utilizzato come un'opportunità di crescita.
Tornando a Shampora, qual è il vostro prodotto must? Ossia, quello più gettonato dagli utenti?
Oggi il prodotto must è la Box contenente sia Shampoo che Conditioner.
Ogni utente, per il primo ordine, deve necessariamente acquistare entrambi.
Sui riordini successivi, invece, può comprare anche il singolo pezzo.
Pensate che Shampora si possa applicare anche ad altre linee per la cura del corpo in futuro?
Siamo molto focus sul mercato Haircare, ma lo Skincare è molto interessante, nonostante ci siano player già affermati per quanto riguarda la personalizzazione.
Per ora siamo gli unici in Europa a creare prodotti su misura per capelli, mentre negli Stati Uniti ci sono solamente due startup si stanno affermando per market share e raccolta capitali.
Il trend della personalizzazione è solamente all'inizio.
Prossimamente, quali novità presenterete?
In questi primi 4 mesi di lancio abbiamo raccolto feedback da migliaia di utenti che hanno acquistato i nostri prodotti e stiamo lavorando su tantissime nuove basi e attivi.
Stiamo sviluppando 8 nuove fragranze e, soprattutto, vogliamo essere i primi ad offrire prodotti personalizzati con certificazione Bio.
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