Dal 26 novembre fino al 2 dicembre 2018 a Roma si svolgerà la Korea Week, una settimana di eventi sparsi in città per conoscere più da vicino la cultura e le tradizioni della Corea.
La conferenza stampa di presentazione si è tenuta presso l'Istituto Culturale Coreano che si trova in Via Nomentana 12. Un ingresso che forse, distrattamente, appare come uno dei tanti in Via Nomentana, ma mettendovi piede si capisce all'istante che quel luogo è ricco di novità e di sorprese.
L'Istituto Culturale Coreano è nato nell'autunno del 2016 e dunque per festeggiare la sua apertura, oltre che per far conoscere le attività e la cultura coreana, si svolge la Korea Week.
Ad accoglierci dunque, sia i gentilissimi padroni di casa, dal direttore dell'Istituto Soo-Myoung Lee, ma anche i suoi affabili collaboratori. Il direttore afferma che l'Istituto Culturale Coreano nasce come luogo per presentare al pubblico italiano la cultura coreana, ma contemporaneamente è anche un luogo tramite il quale si crea armonia con la cultura italiana.
La Korea Week si apre dunque lunedì 26 novembre con il K-Forum, con un convegno a Palazzo Rondinini (organizzato dall'Istituto Affari Internazionali) sugli accordi di partnership strategica tra la Repubblica di Corea e La Repubblica Italiana, accordi siglati il 18 ottobre alla presenza del Presidente Coreano Moon Jae-in e del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Gli accordi riguardano il settore della tecnologia e della robotica, i servizi aerei per far crescere il commercio e il turismo, la difesa e la sicurezza.
Martedì 27 novembre invece è il Teatro Torlonia ad ospitare il K-Traditional Performance, alcune performance della tradizione coreana, con percussioni, danze tradizionali, l'esecuzione Haegeum (violino tradizionale coreano), del Geomungo (strumento a corda tradizionale) e molte altre esibizioni di strumenti coreani.
Mercoledì 28 novembre è il momento della musica coreana, protagonista sempre presso il teatro Torlonia, con il K-Jazz. Dalle ore 19 si esibirà dunque il gruppo Barim nel concerto "Notte di Jazz".
Il K-Forum, il K-Traditional Performance e il K-Jazz sono ad ingresso gratuito, fino esaurimento posti.
Giovedì 29 novembre si potrà invece assistere alla mostra "Un giorno di vento" nell'ambito di K-Art presso la sede dell'Istituto Culturale Coreano. La mostra è composta da incisioni in legno su carta Hanji realizzate dall'artista Lee Chul Soo. La mostra si potrà visionare fino al 28 dicembre.
La carta tradizionale Hanji è un vero e proprio punto di unione tra Corea e Italia, poichè è una carta utilizzata tra i materiali adatti al restauro del patrimonio cartaceo italiano.
Lee Chul Soo nelle sue opere analizza la società coreana contemporanea, dove protagonisti sono contadini e operai. Ma Lee nelle sue opere evidenzia anche vicende personali, per un racconto personale e intimistico della società coreana.
A chiudere la K-Week vi è lo spettacolo teatrale "La storia di Dallae" che sarà in scena sabato 1 e domenica 2 dicembre presso il Teatro India. Unico evento a pagamento (10 euro biglietto intero, ridotto 7 euro), lo spettacolo rientra nell'ambito del K-Theatre, raccontando attraverso gli occhi della bambina Dallae (una marionetta azionata da attori sul palco) la Guerra di Corea. Uno spettacolo che unisce marionette, recitazione, mimo e danza coreana, senza bisogno di parole. Uno spettacolo che può essere così compreso da tutti, senza alcun impedimento di linguaggio. Uno spettacolo che per molti versi ricorda (per la sua struttura e ottica) "La vita è bella" di Roberto Benigni.
Corea e Italia, a prima vista, sembrano essere due paesi molto differenti tra loro, ma scavando nelle due culture si possono notare molte caratteristiche comuni, come la varietà nel cibo (e nelle ricette) con un amore e una passione per la cucina molto elevata; ma anche la tradizione culturale e popolare, che rendono sempre più vicini i due paesi.
Con l'occasione, abbiamo potuto inoltre degustare la cucina coreana, rielaborata al gusto italiano. Davvero squisita, sia nella composizione che nel gusto.
Presso l'Istituto Culturale Coreano, durante l'anno, si possono frequentare corsi di cucina, di canto e anche di maquillage, oltre che avvicinarsi all'arte e alla cultura. La K-Week non è altro che il culmine di tutte le attività per far conoscere sempre di più la cultura coreana agli italiani, anche in vista di un possibile viaggio nelle terre orientali per vedere con i propri occhi degli splendidi paesaggi, assaporarne i gusti e comprenderne appieno la cultura.
I turisti coreani che ogni anno visitano l'Italia e ne apprezzano la cultura (compreso il cibo) sono oltre 1 milione. D'altra parte, gli italiani che visitano ogni anno la Corea sono circa 30 mila. Ancora molto pochi, ma siamo certi che ogni anno il numero aumenterà sempre più, grazie anche ad iniziative come la Korea Week.
Per maggior informazioni e dettagli, potete visitare il sito dell'Istituto Culturale Coreano.
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