A cura di Stefano Coccia
Ci siamo quasi. Tra il 17 e il 19 giugno si svolgerà nella capitale il Roma Cocktail Week, appuntamento particolarmente gioioso per chiunque veda la preparazione di un cocktail non come atto ordinario, meccanico, ma come delizioso frammento di un piccolo rito sociale in cui l’abilità del barman e le aspettative del cliente si fondono armoniosamente. E la stampa ne ha potuto avere un significativo assaggio (“assaggio” da intendersi, qui, anche nella sua connotazione più letterale) al cocktail di presentazione della Roma Cocktail Weeek, programmato sabato 9 al Chorus Cafè di Via della Conciliazione, che sarà assieme ad Officine Farneto una delle sedi principali della manifestazione. I giornalisti hanno trovato ad attenderli gli organizzatori del festival con in prima fila Massimo D'Addezio, nome importantissimo nel mondo della miscelazione e del bartending, che cura per l’appunto la direzione artistica dell’attesissimo happening romano.
Prosecchino di benvenuto. Olive, patatine fritte e altri snack a creare una classica situazione da aperitivo. E in più a fare da cornice all’informale conferenza stampa gli ambienti sobri ed eleganti del Chorus Cafè, col suo accogliente salottino e un’altra stanza, di fianco, dove sbirciare opere di arte contemporanea sorseggiando un drink.
Affabile, ironico, pronto a scherzare anche sulla sua poco fluente capigliatura, Massimo D'Addezio ha messo subito a proprio agio gli ospiti, con quei modi arguti e al contempo pacati che avranno ricordato senz’altro a qualcuno dei presenti i personaggi di Cin cin (a.k.a Cheers), la mitica serie televisiva americana degli anni ’80.
L’istintivamente simpatico mago del bancone ci ha introdotto innanzitutto agli svariati appuntamenti che caratterizzeranno l’intenso weekend, coinvolgendo alcuni dei più prestigiosi cocktail bar della capitale: degustazioni, Dj set e musica dal vivo, l’interessante opzione denominata “Barman per un giorno” (ovvero lezioni individuali con professionisti del settore per apprendere come si prepara un cocktail, gestendo al meglio le operazioni), eventi speciali organizzati nei suddetti bar che si specializzeranno ognuno in un prodotto diverso ovvero gin, vodka, tequila, whisky, rum, vermouth e liquori. Vi è questo e molto altro ancora in programma. Ma il buon Massimo D’Addezio è stato poi efficacissimo (oltre che bravo: lo abbiamo visto preparare deliziose miscele alla fine dell’incontro) nel descrivere non soltanto il calendario degli eventi, ma anche la moderna filosofia del bartending, ovvero l'ottica della sperimentazione e di quel "tailor made" che consiste proprio nell’instaurare uno speciale rapporto tra l’occhio lungo del barman e i gusti del singolo cliente, anche qualora questi decida di lasciare carta bianca a chi sta operando dietro il bancone.
1 commenti
un evento davvero molto interessante
RispondiEliminaun bacione
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