Chef Rubio lancia il ’Pasto Sospeso’ anche in Medio Oriente:
guest del ristorante italiano Piadèra a Dubai, mette in tavola la solidarietà made in Italy, per ogni piadina unpasto in dono ai lavoratori dei Labour Camp
Nuova data di lancio del ‘Pasto Sospeso’ con Chef Rubio a Dubai per i lavoratori
dei Labour Camp. Dopo un rinvio a causa di imprevisti tecnici subito sanati, il 12
maggio Rubio è ospite del primo ristorante della catena italiana Piadèra a Dubai,
pronto a proporre anche in Medio Oriente un modello di solidarietà in tavola 100%
made in Italy.
A garanzia dell’autenticità nostrana dei menù proposti dalla Piadèra e alla ricerca di un’opportunità per contribuire alla comunità, il team management del ristorante guidato da Matteo Bianchi assieme a una cordata di investitori italiani, ha voluto la presenza del cuoco frascatano in quanto riconosciuto sostenitore e divulgatore della gastronomia italiana e da sempre impegnato nel promuovere la ‘buona cucina/food for good’ come nutrimento per il bene sociale, senza discriminazioni socio-culturali e di genere. Rubio ha accolto l’invito con entusiasmo facendone un’occasione ghiotta per proporre il ‘Pasto Sospeso’ anche negli Emirati Arabi. L’iniziativa è ancor più significativa se si considera che avviene durante il periodo del Ramadan, per definizione il mese della generosità nella tradizione orientale e nell’anno della generosità (Year of Giving) per gli Emirati Arabi.
Funziona così: il 12 maggio, dalle ore 7pm alle 10pm nei locali della Piadèra, lo Chef resident Francesco Cavarretta mostrerà, sotto l’occhio attento di Chef Rubio e alla presenza del pubblico, le fasi di preparazione dei piatti realizzati secondo la tradizione 100% italiana e 100% Halal (buono e permesso in Arabo), conforme alle regole di alimentazione del credo musulmano. Esclusa dunque la carne di maiale, il menu dei salumi propone fesa di tacchino, speck di manzo, bresaola – tutti affettati premium di origine italiana. La piadina rimane il piatto forte, con la variante a base di olio di oliva e priva di strutto, ma soprattutto viene preparata secondo la tradizionale ricetta di nonna Norina, autentica istituzione della Riviera Romagnola, oggi con la sua famiglia tra gli investitori di Piadèra.
Per ogni pasto consumato dai clienti nella serata-evento, Piadèra preparerà e consegnerà un pasto per i lavoratori provenienti prevalentemente dai Paesi asiatici e impiegati nel settore delle costruzioni, nei cosiddetti campi di lavoro di Dubai.
Dai giorni successivi, come vuole la regola di solidarietà tutta italiana del ‘caffè sospeso napoletano’, per ogni pasto consumato nella Piadèra di Dubai si può ordinare un ‘pasto sospeso’ per chi non può permetterselo. Così, a fine giornata la raccolta dei pasti sospesi – così come il cibo in eccedenza - verranno recapitati nei Labour Camps direttamente dal personale di Piadèra, con successive rendicontazioni periodiche delle consegne. L’iniziativa del ‘Pasto Sospeso’ è resa possibile dal contributo logistico organizzativo di due associazioni locali Ro'yati Family Society e Emirates Red Crescent.
Il made in Italy è uno stato mentale - commenta Chef Rubio - sono particolarmente felice di poterlo esportare proponendo assieme al gusto della tradizione gastronomica italiana, un modello di solidarietà capace di bilanciare l’onda intransigente che sta attraversando questo periodo storico’.
”L’italianità di Piadèra è pervasiva: anche arredi, packaging e sito web sono rigorosamente Made in Italy - fa eco Matteo Bianchi -. L’idea è semplice: il nostro flatbread non è altro che il tappeto volante per far volare il meglio del “Sistema Italia”, dall’imprenditorialità alla solidarietà, dai prodotti culinari a quelli del design, in giro per il mondo abbracciando diverse culture”.
L’impasto multi-culturale alla base della Piadera, non riguarda solo i menu, comunque radicati nella tradizione italiana, e gli avventori, ma si riflette nella scelta del personale selezionato: italiani, egiziani, asiatici, africani ma anche nella cordata d’investitori che vede top manager, professionisti e sportivi, non solo italiani ma anche arabi.
Piadèra, oltre all’autenticità della Piada garantisce la freschezza degli ingredienti della migliore gastronomia italiana, dai salumi alle verdure, con materie prime scelte provenienti dall'Italia.
A garanzia dell’autenticità nostrana dei menù proposti dalla Piadèra e alla ricerca di un’opportunità per contribuire alla comunità, il team management del ristorante guidato da Matteo Bianchi assieme a una cordata di investitori italiani, ha voluto la presenza del cuoco frascatano in quanto riconosciuto sostenitore e divulgatore della gastronomia italiana e da sempre impegnato nel promuovere la ‘buona cucina/food for good’ come nutrimento per il bene sociale, senza discriminazioni socio-culturali e di genere. Rubio ha accolto l’invito con entusiasmo facendone un’occasione ghiotta per proporre il ‘Pasto Sospeso’ anche negli Emirati Arabi. L’iniziativa è ancor più significativa se si considera che avviene durante il periodo del Ramadan, per definizione il mese della generosità nella tradizione orientale e nell’anno della generosità (Year of Giving) per gli Emirati Arabi.
Funziona così: il 12 maggio, dalle ore 7pm alle 10pm nei locali della Piadèra, lo Chef resident Francesco Cavarretta mostrerà, sotto l’occhio attento di Chef Rubio e alla presenza del pubblico, le fasi di preparazione dei piatti realizzati secondo la tradizione 100% italiana e 100% Halal (buono e permesso in Arabo), conforme alle regole di alimentazione del credo musulmano. Esclusa dunque la carne di maiale, il menu dei salumi propone fesa di tacchino, speck di manzo, bresaola – tutti affettati premium di origine italiana. La piadina rimane il piatto forte, con la variante a base di olio di oliva e priva di strutto, ma soprattutto viene preparata secondo la tradizionale ricetta di nonna Norina, autentica istituzione della Riviera Romagnola, oggi con la sua famiglia tra gli investitori di Piadèra.
Per ogni pasto consumato dai clienti nella serata-evento, Piadèra preparerà e consegnerà un pasto per i lavoratori provenienti prevalentemente dai Paesi asiatici e impiegati nel settore delle costruzioni, nei cosiddetti campi di lavoro di Dubai.
Dai giorni successivi, come vuole la regola di solidarietà tutta italiana del ‘caffè sospeso napoletano’, per ogni pasto consumato nella Piadèra di Dubai si può ordinare un ‘pasto sospeso’ per chi non può permetterselo. Così, a fine giornata la raccolta dei pasti sospesi – così come il cibo in eccedenza - verranno recapitati nei Labour Camps direttamente dal personale di Piadèra, con successive rendicontazioni periodiche delle consegne. L’iniziativa del ‘Pasto Sospeso’ è resa possibile dal contributo logistico organizzativo di due associazioni locali Ro'yati Family Society e Emirates Red Crescent.
Il made in Italy è uno stato mentale - commenta Chef Rubio - sono particolarmente felice di poterlo esportare proponendo assieme al gusto della tradizione gastronomica italiana, un modello di solidarietà capace di bilanciare l’onda intransigente che sta attraversando questo periodo storico’.
”L’italianità di Piadèra è pervasiva: anche arredi, packaging e sito web sono rigorosamente Made in Italy - fa eco Matteo Bianchi -. L’idea è semplice: il nostro flatbread non è altro che il tappeto volante per far volare il meglio del “Sistema Italia”, dall’imprenditorialità alla solidarietà, dai prodotti culinari a quelli del design, in giro per il mondo abbracciando diverse culture”.
L’impasto multi-culturale alla base della Piadera, non riguarda solo i menu, comunque radicati nella tradizione italiana, e gli avventori, ma si riflette nella scelta del personale selezionato: italiani, egiziani, asiatici, africani ma anche nella cordata d’investitori che vede top manager, professionisti e sportivi, non solo italiani ma anche arabi.
Piadèra, oltre all’autenticità della Piada garantisce la freschezza degli ingredienti della migliore gastronomia italiana, dai salumi alle verdure, con materie prime scelte provenienti dall'Italia.
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