NESCAFÉ PRESENTA “THE HELLO EXPERIMENT”, L’ESPERIMENTO CHE CREA NUOVI LEGAMI
Ben 323 partecipanti, 249 nuove relazioni, 65 amicizie, 3 nuove potenziali opportunità di lavoro. L’esperimento psico-sociologico di Nescafé raccontato in un web video che spiega qual è il modo migliore per entrare in sintonia con l’altro
Difficoltà a socializzare, vincere la timidezza, abbattere la diffidenza. Sono queste le nuove problematiche che invadono la contemporaneità, oggi messe in evidenza dall’esperimento psico-sociologico “The Hello Experiment” di Nescafé condotto in collaborazione con lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano. Un campione casuale di oltre trecento persone individuate in una biblioteca di Milano, ha provato quanto la diffidenza sia oggi la principale causa di distanza tra le persone e come grazie alla condivisione sia possibile abbattere le difficoltà di socializzazione. Da qui il nome dell’esperimento, “The Hello Experiment”, raccontato in un web video su YouTube visibile anche sulla pagina Facebook di Nescafé che dimostra come la giusta modalità di interazione crei un legame immediato con l’altro.
Ben 18 telecamere nascoste, 14 ore di riprese, 30 microfoni nascosti tra i libri di una biblioteca di Milano, una troupe di 20 persone e uno psichiatra coinvolto sul set. “The Hello Experiment” ha messo alla prova 323 individui, in due diverse fasi, analizzandone l’atteggiamento in una situazione di interazione con l’altro, in un luogo che per sua natura tende a isolare le persone.
Nella prima fase dell’esperimento il complice ha tentato un semplice approccio con il suo interlocutore attraverso il saluto, un cenno del capo, un sorriso o la presentazione vera e propria.
Nella quasi totalità dei casi, la prima reazione all’approccio con uno sconosciuto è stata la diffidenza (91%), spesso esibita con il fastidio tipico di chi vuole essere lasciato in pace. Michele Cucchi, psichiatra e Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, che ha studiato passo passo le reazioni dei partecipanti, spiega: “Da sempre il primo contatto con l’altro è una situazione che genera ansia, soprattutto in una società caratterizzata da stress e precarietà. È normale: per l’uomo è fondamentale essere accettato dal gruppo ed il giudizio dell’altro è una forma di ansia sana. Tenendo conto inoltre che oggi il contatto virtuale scavalca la comunicazione non verbale, rende l’emozione un’icona, un simbolo da digitare. Il rischio è perdere la dimestichezza nel contatto con l’altro quando ci dobbiamo mettere in gioco anche fisicamente”.
La prima fase dell’esperimento, mette in luce, da un lato, la difficoltà dell’individuo a trovare il modo vincente per relazionarsi con l’altro, e dall’altro, la diffidenza tipica della società contemporanea che mette a rischio il processo di socializzazione tra gli individui. Nella seconda fase dell’esperimento avviene il cambiamento: oltre al semplice cenno di approccio, il complice di “The Hello Experiment” si è presentato al suo interlocutore con due tazze di caffè fumante in mano, invitandolo a condividere insieme un momento di pausa. In questa seconda situazione infatti, la reazione, nel 77% dei casi positiva, è stata sottolineata dalla spontanea cooperazione gestuale seguita da una vera e propria disponibilità a mettersi in gioco. Su 323 persone, 249
hanno instaurato nuove relazioni di cui 65 amicizie 3 rapporti su base professionale con potenziali opportunità di lavoro, e una relazione sentimentale. “The Hello Experiment” ha dimostrato come la condivisione sia il modo migliore per vendere sé stessi all’altro “perché è la forma di interazione che attiva il sistema motivazionale più favorevole: la cooperazione”, afferma il dott. Cucchi.
Lo studio, raccolto nel web video, ha permesso di rilevare quanto il processo di conoscenza possa essere facilitato quando si ha qualcosa da condividere. Una tazza di caffè può essere un’esperienza condivisa, qualcosa che crea il ponte per avvicinarci all’altro, superando la diffidenza di chi si vede invadere e non coinvolgere. Due red mug di Nescafé da condividere hanno permesso l’incontro tra individui oggi solitamente restii a socializzare. I partecipanti hanno vissuto la sensazione di un break naturale e di una pausa rigenerante dovuta sia alle proprietà del caffè ma anche alla durata della pausa agevolata dal “caffè lungo”. Senza dimenticare, aggiunge lo psichiatra, “che la tazza di caffè è anche un’esperienza sensoriale piacevole: il profumo del caffè caldo ci attiva neurofisiologicamente, avvicinandoci ad una persona che sta bevendo un caffè fumante ne percepiamo la coccola ed il nostro sistema di gratificazione si attiva.”
Nestlé Italiana
Nestlé Italiana è oggi una delle più importanti aziende presenti nel settore alimentare del Paese, con un fatturato che nel 2013 ha raggiunto circa 1,2 miliardi di euro. L’azienda vanta un organico di circa 3.300 dipendenti, occupati nella sede centrale di Assago e nei 7 stabilimenti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Tra i principali marchi: Perugina, Baci Perugina, Nero Perugina, KitKat, Smarties, Galak, Lion, Polo, Buitoni, Gelati Nestlé Motta, La Cremeria, Antica Gelateria del Corso, Maxibon, Coppa del Nonno, Nidina, Nestlé Mio, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Orzoro, Nesquik, Fitness, Purina Pro Plan, Purina ONE, Gourmet, Friskies, Felix, Lc1 Protection, Fruttolo, Sveltesse, Meritene, Resource.
Nestlé Italiana è parte del Gruppo Nestlé, azienda leader a livello mondiale in Nutrizione, Salute e Benessere, con 447 stabilimenti distribuite in 86 Paesi, circa 339.000 collaboratori in oltre 150 Paesi e una vendita quotidiana di oltre 1 miliardo di prodotti, frutto della tradizione e della più avanzata ricerca nutrizionale al mondo. Le dimensioni e la responsabilità di mercati così ampi e diversi fra loro si traducono nell’impegno a sviluppare e garantire un corretto approccio alla nutrizione ed ad un corretto stile di vita, che non può prescindere da un’equilibrata alimentazione ed idratazione. In Italia è presente dal 1875 e opera oggi con diverse realtà aziendali: Nestlé Italiana, Sanpellegrino, Purina, Nespresso, Nestlé Nutrition e Nestlé Health Science, Nestlé Professional e CPW.
Ben 323 partecipanti, 249 nuove relazioni, 65 amicizie, 3 nuove potenziali opportunità di lavoro. L’esperimento psico-sociologico di Nescafé raccontato in un web video che spiega qual è il modo migliore per entrare in sintonia con l’altro
Difficoltà a socializzare, vincere la timidezza, abbattere la diffidenza. Sono queste le nuove problematiche che invadono la contemporaneità, oggi messe in evidenza dall’esperimento psico-sociologico “The Hello Experiment” di Nescafé condotto in collaborazione con lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano. Un campione casuale di oltre trecento persone individuate in una biblioteca di Milano, ha provato quanto la diffidenza sia oggi la principale causa di distanza tra le persone e come grazie alla condivisione sia possibile abbattere le difficoltà di socializzazione. Da qui il nome dell’esperimento, “The Hello Experiment”, raccontato in un web video su YouTube visibile anche sulla pagina Facebook di Nescafé che dimostra come la giusta modalità di interazione crei un legame immediato con l’altro.
Ben 18 telecamere nascoste, 14 ore di riprese, 30 microfoni nascosti tra i libri di una biblioteca di Milano, una troupe di 20 persone e uno psichiatra coinvolto sul set. “The Hello Experiment” ha messo alla prova 323 individui, in due diverse fasi, analizzandone l’atteggiamento in una situazione di interazione con l’altro, in un luogo che per sua natura tende a isolare le persone.
Nella prima fase dell’esperimento il complice ha tentato un semplice approccio con il suo interlocutore attraverso il saluto, un cenno del capo, un sorriso o la presentazione vera e propria.
Nella quasi totalità dei casi, la prima reazione all’approccio con uno sconosciuto è stata la diffidenza (91%), spesso esibita con il fastidio tipico di chi vuole essere lasciato in pace. Michele Cucchi, psichiatra e Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, che ha studiato passo passo le reazioni dei partecipanti, spiega: “Da sempre il primo contatto con l’altro è una situazione che genera ansia, soprattutto in una società caratterizzata da stress e precarietà. È normale: per l’uomo è fondamentale essere accettato dal gruppo ed il giudizio dell’altro è una forma di ansia sana. Tenendo conto inoltre che oggi il contatto virtuale scavalca la comunicazione non verbale, rende l’emozione un’icona, un simbolo da digitare. Il rischio è perdere la dimestichezza nel contatto con l’altro quando ci dobbiamo mettere in gioco anche fisicamente”.
La prima fase dell’esperimento, mette in luce, da un lato, la difficoltà dell’individuo a trovare il modo vincente per relazionarsi con l’altro, e dall’altro, la diffidenza tipica della società contemporanea che mette a rischio il processo di socializzazione tra gli individui. Nella seconda fase dell’esperimento avviene il cambiamento: oltre al semplice cenno di approccio, il complice di “The Hello Experiment” si è presentato al suo interlocutore con due tazze di caffè fumante in mano, invitandolo a condividere insieme un momento di pausa. In questa seconda situazione infatti, la reazione, nel 77% dei casi positiva, è stata sottolineata dalla spontanea cooperazione gestuale seguita da una vera e propria disponibilità a mettersi in gioco. Su 323 persone, 249
hanno instaurato nuove relazioni di cui 65 amicizie 3 rapporti su base professionale con potenziali opportunità di lavoro, e una relazione sentimentale. “The Hello Experiment” ha dimostrato come la condivisione sia il modo migliore per vendere sé stessi all’altro “perché è la forma di interazione che attiva il sistema motivazionale più favorevole: la cooperazione”, afferma il dott. Cucchi.
Lo studio, raccolto nel web video, ha permesso di rilevare quanto il processo di conoscenza possa essere facilitato quando si ha qualcosa da condividere. Una tazza di caffè può essere un’esperienza condivisa, qualcosa che crea il ponte per avvicinarci all’altro, superando la diffidenza di chi si vede invadere e non coinvolgere. Due red mug di Nescafé da condividere hanno permesso l’incontro tra individui oggi solitamente restii a socializzare. I partecipanti hanno vissuto la sensazione di un break naturale e di una pausa rigenerante dovuta sia alle proprietà del caffè ma anche alla durata della pausa agevolata dal “caffè lungo”. Senza dimenticare, aggiunge lo psichiatra, “che la tazza di caffè è anche un’esperienza sensoriale piacevole: il profumo del caffè caldo ci attiva neurofisiologicamente, avvicinandoci ad una persona che sta bevendo un caffè fumante ne percepiamo la coccola ed il nostro sistema di gratificazione si attiva.”
Nestlé Italiana
Nestlé Italiana è oggi una delle più importanti aziende presenti nel settore alimentare del Paese, con un fatturato che nel 2013 ha raggiunto circa 1,2 miliardi di euro. L’azienda vanta un organico di circa 3.300 dipendenti, occupati nella sede centrale di Assago e nei 7 stabilimenti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Tra i principali marchi: Perugina, Baci Perugina, Nero Perugina, KitKat, Smarties, Galak, Lion, Polo, Buitoni, Gelati Nestlé Motta, La Cremeria, Antica Gelateria del Corso, Maxibon, Coppa del Nonno, Nidina, Nestlé Mio, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Orzoro, Nesquik, Fitness, Purina Pro Plan, Purina ONE, Gourmet, Friskies, Felix, Lc1 Protection, Fruttolo, Sveltesse, Meritene, Resource.
Nestlé Italiana è parte del Gruppo Nestlé, azienda leader a livello mondiale in Nutrizione, Salute e Benessere, con 447 stabilimenti distribuite in 86 Paesi, circa 339.000 collaboratori in oltre 150 Paesi e una vendita quotidiana di oltre 1 miliardo di prodotti, frutto della tradizione e della più avanzata ricerca nutrizionale al mondo. Le dimensioni e la responsabilità di mercati così ampi e diversi fra loro si traducono nell’impegno a sviluppare e garantire un corretto approccio alla nutrizione ed ad un corretto stile di vita, che non può prescindere da un’equilibrata alimentazione ed idratazione. In Italia è presente dal 1875 e opera oggi con diverse realtà aziendali: Nestlé Italiana, Sanpellegrino, Purina, Nespresso, Nestlé Nutrition e Nestlé Health Science, Nestlé Professional e CPW.
3 commenti
che bella iniziativa!
RispondiEliminawww.alessandrastyle.com
Siamo nella società della comunicazione e l'incomunibilità è sempre più massiccia...non va bene, è così semplice dirsi un "ciao" ed è così bella condivisione...Perchè sprecarla? Mi piace questo esperimento...lo trovo molto interessante!
RispondiEliminaIMPOSSIBILE FERMARE I BATTITI //PAGINA FB //HAPPY DAY-INTERNATIONAL GIVEAWAY
bellissimo questo video, l'avevo già visto e commentato a Nescafe...li ringrazio per il suggerimento, ecco come cuccare in una biblioteca"
RispondiEliminaTi è piaciuto il nostro pranzo?