Clicca e scarica GRATIS il libro di Ilaria Goffredo |
Ilaria Goffredo, giovane scrittrice emergente, è ospite delle Lunch Girls per illustarvi il suo ultimo romanzo: "Tregua nell'Ambra".
Il romanzo è in free dowload e disponibile sul sito ufficiale del libro.
Benvenuta tra Le Lunch Girls. Il tuo ultimo romanzo "Tregua nell'Ambra" è ambientato durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Raccontaci brevemente in che periodo storico, gastronomicamente parlando, ci troviamo. Ovvero quali sono gli alimenti a disposizione degli italiani, quali mancano, etc.
Salve a tutti. Come ben si sa gli anni della Seconda Guerra Mondiale sono stati i peggiori della storia italiana. Vigeva il razionamento, dunque ogni cittadino possedeva una tessera annonaria grazie alla quale poteva acquistare il cibo nelle proporzioni decise dallo Stato. Si immagina facilmente che, peggiorando la situazione bellica, peggiorasse anche la quantità e la varietà di cibi che la gente poteva acquistare.
Non c’era tutto il cibo che noi conosciamo oggi, non c’era nemmeno il pane bianco ma il tanto famoso pane nero fatto con farine di dubbia qualità; non si trovava caffè ma bisognava arrangiarsi con polverine ottenute dalla triturazione di semi vari o di bucce d’arancia abbrustolite; lo zucchero era spesso duro e di colore rosso-arancione e si riduceva in polvere con delle pietre; gli alimenti freschi quali carne, pesce e frutta spesso latitavano per giorni.
La protagonista, Elisa, è una giovanissima ragazza che deve arrabattarsi in cucina ed inventarsi sempre succulenti piatti con i pochissimi ingredienti a disposizione. Vuoi farci qualche esempio di quel che cucina?
Nella cucina di Elisa mancano gran parte degli ingredienti che costituiscono un’alimentazione varia ed equilibrata; in ogni caso, vivendo con il padre e il fratello, la giovane deve per forza trovare il modo di sfamarli in maniera gradevole.
Per esempio per preparare un dolce, piatto che sotto forma tradizionale manca da anni sulla sua tavola, Elisa cosparge di zucchero della pannocchie croccanti; ancora, utilizza un paio di patate che il fratello le porta dai campi e le lessa con molta acqua, in questo modo possono mangiare pasta con “brodo” di patate e patate lesse; oppure con un peperone rosso e un paio di pomodori ottiene una modesta pasta con peperoni.
Il tuo è un romanzo storico, quindi ti sei documentata sugli anni in cui è ambientato il tuo libro. Per quanto riguarda il cibo, quale ricetta ti viene in mente e che suggeriresti alle nostre lettrici?
Una ricetta succulenta caratteristica di Martina Franca è senz’altro il pizzitello, una focaccia ripiena di cipolla.
Dapprincipio si può pensare che non sia affatto buono, io stessa non la gradivo fino a poco tempo fa, invece vi assicuro che una volta assaggiato non lo scorderete più.
Ecco gli ingredienti.
- 600 grammi di farina bianca
- 600 grammi di cipolla lunga
- Olive nere denocciolate
- Qualche pomodoro ciliegino
- Un cucchiaino di capperi
- 1 lievito di birra
- Olio extravergine di oliva
- Sale fino
- Acqua calda
Vediamo di preparare per prima cosa l’impasto della focaccia.
Formiamo una sorta di vulcano con la farina, ponendovi al centro il lievito sbriciolato, due cucchiai di olio, un cucchiaino di sale fino.
Cominciamo a impastare il tutto, aggiungendo di quando in quando dell’acqua calda quanto basta, fino a ottenere un impasto morbido e uniforme. Quindi lasciamo riposare per un’ora e mezza.
Nel frattempo prepariamo il ripieno. Dopo aver sbucciato, lavato e tagliuzzato la cipolla, mettiamola a soffriggere in abbondante olio assieme alle olive, ai pomodori e ai capperi. Aggiungiamo un pizzico di sale fino e mescoliamo di frequente fino a quando tutti gli ingredienti non sono cotti.
Ora prendiamo l’impasto e dividiamolo in due, stendendolo secondo l’ampiezza della teglia. Spargiamo dell’olio sul fondo della teglia e deponiamo il primo strato di impasto, avendo cura di portare sui bordi della teglia gli orli dell’impasto.
Quindi adagiamo e stendiamo su di esso il ripieno. Infine copriamo con l’altro strato di impasto, chiudendo gli orli dell’impasto inferiore su quello superiore, in modo che il ripieno non fuoriesca.
Versiamo un filo d’olio sopra la focaccia, bucherelliamo qua e là con una forchetta e inforniamo a 230 gradi per poco più di mezz’ora o, a seconda del forno, fino a quando il pizzitello non diventa ben dorato.
Lasciamo raffreddare lievemente e... buon appetito!
Nota: il pizzitello è buono anche se mangiato freddo. Inoltre per un risultato più “leggero” si può lessare la cipolla anziché soffriggerla.
Non solo guerra, ma anche amore. "Tregua nell'Ambra" narra forti emozioni che trascinano i lettori fino all'ultima pagina. Come amore e odio convivono nel tuo libro? Senza svelare troppo alle nostre lettrici.
Amore e odio sono da sempre due sentimenti opposti ma inscindibili.
Questo binomio viene portato alla sua massima espressione sotto gli orrori di un conflitto.
Elisa, la protagonista del romanzo, vive una vita di sacrifici e mancanze e conosce l’amore solo quando incontra il giovane e misterioso Alec.
Ma in guerra spesso non c’è spazio per le storie d’amore: i due giovani vengono separati proprio quando il sentimento reciproco sta sbocciando; la dittatura e la guerra li porterà a percorrere strade separate e pericolose nella speranza di sopravvivere e di rincontrarsi un giorno.
Progetti futuri?
Nell’immediato futuro porterò avanti l’iniziativa di distribuzione gratuita di “Tregua nell’Ambra” da questo indirizzo: http://treguanellambra.blogspot.it/ sperando di raggiungere un gran numero di lettori nonostante le difficili regole che guidano l’editoria italiana.
Già scritte ma inedite ho altre opere: un romanzo sull’Africa e altri romanzi storici di cui spero di darvi presto notizia.
Formiamo una sorta di vulcano con la farina, ponendovi al centro il lievito sbriciolato, due cucchiai di olio, un cucchiaino di sale fino.
Cominciamo a impastare il tutto, aggiungendo di quando in quando dell’acqua calda quanto basta, fino a ottenere un impasto morbido e uniforme. Quindi lasciamo riposare per un’ora e mezza.
Nel frattempo prepariamo il ripieno. Dopo aver sbucciato, lavato e tagliuzzato la cipolla, mettiamola a soffriggere in abbondante olio assieme alle olive, ai pomodori e ai capperi. Aggiungiamo un pizzico di sale fino e mescoliamo di frequente fino a quando tutti gli ingredienti non sono cotti.
Ora prendiamo l’impasto e dividiamolo in due, stendendolo secondo l’ampiezza della teglia. Spargiamo dell’olio sul fondo della teglia e deponiamo il primo strato di impasto, avendo cura di portare sui bordi della teglia gli orli dell’impasto.
Quindi adagiamo e stendiamo su di esso il ripieno. Infine copriamo con l’altro strato di impasto, chiudendo gli orli dell’impasto inferiore su quello superiore, in modo che il ripieno non fuoriesca.
Versiamo un filo d’olio sopra la focaccia, bucherelliamo qua e là con una forchetta e inforniamo a 230 gradi per poco più di mezz’ora o, a seconda del forno, fino a quando il pizzitello non diventa ben dorato.
Lasciamo raffreddare lievemente e... buon appetito!
Nota: il pizzitello è buono anche se mangiato freddo. Inoltre per un risultato più “leggero” si può lessare la cipolla anziché soffriggerla.
Non solo guerra, ma anche amore. "Tregua nell'Ambra" narra forti emozioni che trascinano i lettori fino all'ultima pagina. Come amore e odio convivono nel tuo libro? Senza svelare troppo alle nostre lettrici.
Amore e odio sono da sempre due sentimenti opposti ma inscindibili.
Questo binomio viene portato alla sua massima espressione sotto gli orrori di un conflitto.
Elisa, la protagonista del romanzo, vive una vita di sacrifici e mancanze e conosce l’amore solo quando incontra il giovane e misterioso Alec.
Ma in guerra spesso non c’è spazio per le storie d’amore: i due giovani vengono separati proprio quando il sentimento reciproco sta sbocciando; la dittatura e la guerra li porterà a percorrere strade separate e pericolose nella speranza di sopravvivere e di rincontrarsi un giorno.
Progetti futuri?
Nell’immediato futuro porterò avanti l’iniziativa di distribuzione gratuita di “Tregua nell’Ambra” da questo indirizzo: http://treguanellambra.blogspot.it/ sperando di raggiungere un gran numero di lettori nonostante le difficili regole che guidano l’editoria italiana.
Già scritte ma inedite ho altre opere: un romanzo sull’Africa e altri romanzi storici di cui spero di darvi presto notizia.
Ilaria Goffredo è nata nel 1987 e vive in Puglia. Ha viaggiato in tutta Europa e ha lavorato in agenzie di viaggi e grandi villaggi turistici.
Nel 2005 ha lavorato come volontaria in una scuola professionale di Malindi, in Kenya. Lì si è innamorata di quella terra meravigliosa e della sua gente straordinaria.
Ad ottobre 2010 si è laureata in Scienze della Formazione. Cura una rubrica di recensioni letterarie sul blog di Itodei.
È stata giurato ufficiale del concorso “Casa Sanremo Writers Edizione 2013”.
Ha vinto diversi premi letterari per racconti e diari di viaggio.
Con il romanzo “Tregua nell’ambra” si è classificata finalista nel concorso nazionale ilmioesordio 2012.
Ha pubblicato:
- “Amore e guerra”, 0111edizioni, 2012
- “Il cavaliere d'Africa”, 0111edizioni, 2012
- “Il cavaliere d’Africa - Libro secondo, Libro terzo”, lulu, 2012
- “Un regalo per Kaninu”, 0111edizioni, 2012
- “Tregua nell’ambra”, seconda edizione, 2013
4 commenti
Si! buono il vostro pranzo :)
RispondiEliminaE il romanzo è interessante :)
Ciao Marly,
Eliminasi è una bellissima storia... se hai modo leggilo, ti sorprenderà :)
non so se ti è arrivato il messaggio...perchè poi ho clikkato sul link del blog di ilaria ed è saltato tutto!
RispondiEliminacmq mi sn iscritta e sto per scaricare il libro dell'autrice....mia vicina di terra! conosco benissimo il pizzitello( da me si chiama asticcio e la cipolla lunga....sponzale!!!!!...buonoooooooo
bellissimo questo post ;-)
Ciao Giusy,
Eliminaquesto messaggio lo leggo :)
Cmq si, son contenta tu stia scaricando il libro, facci poi sapere cosa ne pensi :)
Grazie come sempre :)
Ti è piaciuto il nostro pranzo?